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Visualizzazione dei post da dicembre, 2023

Un Natale fraterno

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Di una luce che non siano le luci sulle strade, vestite a festa, ma di una luce che aiuti a discernere... Cari fratelli e sorelle, cari confratelli, “un Bambino è nato per noi”, è il Figlio di Dio, il Dio tra noi e con noi. E’ il Natale. La pagina del profeta Isaia canta la gioia del messaggero che annuncia la pace e la salvezza per il ritorno del Signore a Gerusalemme. Il Signore viene a consolare il suo popolo, ma anche ad annunciare la salvezza a tutti i popoli e a tutte le nazioni. Il Natale è per tutti sembra annunciare il profeta Isaia. “Molte volte e in diversi modi”, ricorda la lettera agli Ebrei Dio è intervenuto nella storia, mai però direttamente con una presenza personale. Lo ha fatto con suo Figlio, Creatore e redentore. La venuta del Figlio di Dio tra gli uomini purifica tutto dal male: il mondo, le persone. L’invito della lettera agli Ebrei è ad adorare il Figlio di Dio, riconoscerlo nella sua Incarnazione, come Dio con noi. La pagina evangelica di Giovanni è un inno a q

Il Vangelo della gioia trasformi la nostra vita

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Il Dio della pace, il Cristo annunciato da Giovanni e che sta per venire, il Messia venga ad abitare il nostro cuore, le nostre comunità, le nostre città e ci renda capaci di essere testimoni del vangelo della gioia... Cari fratelli e sorelle, cari amici volontari dell’Avis e ragazzi, giovani e adulti Scout, oggi è la domenica della gioia nel cammino di Avvento, cammino di preparazione al Natale. E non poteva esserci una gioia più grande di questa celebrazione eucaristica che ci vede uniti attorno all’altare, guardando al Natale, desiderando incontrare il Figlio di Dio, che prende dimora in mezzo a noi, viene ad abitare in città. Ci mettiamo in ascolto della Parola di Dio. Continua la lettura delle pagine del profeta Isaia, pagine di gioia e di speranza per un popolo afflitto e demotivato. Il profeta si sente chiamato da Dio per “portare il lieto annuncio” a chi vive nella povertà e nella miseria, “a fasciare le piaghe dei cuori spezzati”, “a proclamare la libertà degli schiavi”, “a sc

Madonna di Loreto, testimone della fede

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Nei vostri voli, cari uomini e donne piloti dell’aria, come nei vostri controlli aerei avete spesso sorvolato luoghi di distruzione, di sofferenza, frutto dell’odio e della guerra o dello sfruttamento della terra che hanno interrogato la vostra coscienza... Cari fratelli e sorelle, cari uomini e donne che solcate i nostri cieli, onorevoli autorità del Corpo dell’Aereonautica, autorità militari e civili, come ogni anno ci incontriamo in questa basilica-santuario di S. Giorgio per celebrare la vostra patrona, la Madonna di Loreto. Siamo nel tempo dell’Avvento, tempo liturgico che ci prepara giorno per giorno a vivere il Natale, l’Incarnazione del Figlio di Dio. Papa Francesco, a Loreto, il 25 marzo 2019 disse che il Santuario di Loreto, con la compagnia di Maria, “è il luogo privilegiato per contemplare il mistero dell’Incarnazione del Figlio di Dio”, il mistero del Natale. Nella Parola di Dio il nostro sguardo è guidato anzitutto dalle parole del profeta Isaia, che sogna. Sogna un deser

S. Andrea, testimone della fede e della diversità

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  L a figura di S. Andrea che ha lasciato tutto, fino a dare la sua vita per il Vangelo ricordi a noi stessi che per ciò che conta - la ricerca, in particolare - bisogna dare la vita... Cari universitari, è bello ritrovarsi in questa basilica-santuario dedicata a S. Giorgio e S. Maurelio, un laico e un Vescovo, testimoni della fede e per questo scelti come patroni della nostra città. E’ una basilica-santuario che vede da un anno la presenza nel convento cinquecentesco di una comunità internazionale, Shalom, che ha come particolare missione la cura dei giovani e degli universitari. Per queste ragioni, cari universitari, sentite questo luogo come casa vostra, un luogo familiare. Un saluto deferente alla Rettrice e agli insegnanti che si sono uniti per questa celebrazione che apre e accompagna l’Anno accademico. Ci mettiamo in ascolto della parola di Dio. Oggi è la festa di un Apostolo, S. Andrea, fratello di Pietro, entrambi pescatori, chiamati da Gesù a seguirlo – come ci ha ricordato l

Il dono del discernimento

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Essere testimoni del Signore, da preti, significa anzitutto mettere al centro della nostra vita l’annuncio del Vangelo, con parole e azioni che costruiscano uno stile di vita fraterna. Cari confratelli, ritorna nella cappella del Seminario, come ogni anno, la nostra preghiera e il nostro ricordo dei confratelli defunti, Arcivescovi, presbiteri diocesani e religiosi, iscritti all’associazione dei Quaranta martiri. E’ un ricordo talora ormai lontano, altre volte molto vicino, segnato da una fraternità che caratterizza ogni presbiterio diocesano. E’ una preghiera che indica una comunione con loro, schiera di quella Chiesa che forma la casa del Padre. Ci mettiamo in ascolto della parola di Dio. La lunga pagina del libro di Daniele parte da un sacrilegio compiuto dal re Baldassar, che ha voluto banchettare con i vasi sacri del Tempio di Gerusalemme asportati dal padre Nabucodonosor, e dall’apparizione di una mano che scriveva sulle pareti del palazzo. Per decifrare il segno della mano viene

Il Vescovo Natale Mosconi, le sue gioie e le sue sofferenze

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Il ricordo di Mons. Natale Mosconi è anche il ricordo di un Pastore di Chiese Cari fratelli e sorelle, cari confratelli, onorevoli autorità, siamo riuniti a celebrare l’Eucaristia a suffragio del mio venerato predecessore Mons. Natale Mosconi, Vescovo di Comacchio dal 1951 al 1954 e poi amministratore apostolico di Comacchio dal 1969 al 1976. Sono passati 35 anni dalla sua morte. E’ il ricordo di una presenza ormai lontana, per qualcuno, per altri e altre molto vicino, ancora vivo, perché segnato da una fraternità che caratterizza ogni presbiterio diocesano e ogni comunità cristiana. E’ il ricordo, unito alla preghiera, per un uomo, un Pastore che ha profondamente amato questa comunità di Comacchio, la sua prima Diocesi, dove era arrivato all’età di 47 anni dalla sua e mia Cremona, la città e la Chiesa dove aveva svolto tutto il suo ministero presbiterale, come vicario e parroco, insegnante e direttore del settimanale diocesano. Ci mettiamo in ascolto della Parola di Dio. La lunga pagi

Donne di carità trasformano la Chiesa e la città

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Offrire del denaro perché altri facciano la carità è un gesto generoso; coinvolgersi in prima persona è la vocazione di ogni cristiano... Cari fratelli e sorelle, viviamo insieme una giornata e una celebrazione importante oggi, perché mentre ricordiamo la scelta preferenziale dei poveri della Chiesa, nel ricordo della dedicazione di questa basilica, accogliamo don Giovanni come nuovo rettore di questo Santuario arcidiocesano di S. Giorgio e S. Maurelio. Al servizio della comunità Shalom, ormai da alcuni mesi presente tra noi, si unisce il servizio di don Giovanni Polezzo, con la collaborazione del diacono Emanuele Pirani, per rendere questo nostro Santuario dedicato ai patroni di Ferrara un luogo di spiritualità per tutta la città, in particolare per i giovani, Ci mettiamo in ascolto della Parola di Dio. La pagina dei Proverbi ci ricorda il valore della donna. È bella e vera questa sottolineatura del libro dei Proverbi sull’attenzione ai poveri della donna. Infatti, le donne, laiche e

Lo sguardo politico dei laici di Azione Cattolica

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  Al primo posto c’è l’amore, ciò che mai dev’essere messo a rischio è l’amore, il pericolo più grande è non amare  Un cordiale saluto al Presidente dell’Azione Cattolica Italiana e a tutti voi cari fratelli e sorelle dell’Azione Cattolica diocesana. Il tempo delle scelte e delle decisioni, come è il tempo di questa Assemblea diocesana, è sempre un tempo prezioso, soprattutto in questo cammino sinodale che ha come obbiettivo proprio alcune scelte, alcune decisioni come Chiesa universale e come Chiese in Italia. E’ anche il tempo della partecipazione, del sentirsi parte di un’Associazione che condivide il cammino della Chiesa in cui vive. Lo specifico dell’Azione Cattolica sta proprio qui: servire la Chiesa locale, dove servizio è il “sì” dell’ACI, che non è accondiscendenza, supina obbedienza ai Pastori, cadendo nel clericalismo – sempre un rischio, come ricordava don Primo Mazzolari nella Lettera sulla parrocchia degli anni ’30 -, ma passione per una Chiesa con cui si cammina, con cui

Cooperare è contribuire a costruire un mondo fraterno

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 La vera cooperazione serve la costruzione di comunità, di fraternità, perché tutti hanno pari dignità. Un deferente saluto alle Autorità, ai Presidenti e ai lavoratori delle cooperative e associazioni agricole, agroalimentari e ittiche e a tutti voi, cari fratelli e sorelle. Celebriamo oggi la Giornata dei Ringraziamento a Dio per i frutti che ogni anno la terra e l’acqua ci donano, grazie al lavoro di tanti. Oggi questi frutti sono a rischio, per i cambiamenti climatici, che generano sommovimenti alla terra, ai fiumi e al mare, nuove specie di animali che cambiano l’equilibrio del nostro Delta e della nostra terra, e che mettono a rischio l’economia, il lavoro e la vita sociale di questo angolo della nostra Chiesa e della pianura e del Delta del Po. Di fronte a questi cambiamenti sembriamo essere impotenti, come lo eravamo durante il Covid, ma la solidarietà, l’impegno e la condivisione, che trova nella cooperazione una delle forme più importanti – come ci ricorda il messaggio dei Ve