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Visualizzazione dei post da gennaio, 2023

La Beata Beatrice d’Este II cammini con noi

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Beata Beatrice: superare ogni ostacolo di una vita “trapuntata di spine” Care sorelle e cari fratelli, cari confratelli, siamo riuniti per celebrare la festa della Beata Beatrice d’Este, la cui vita e testimonianza cristiana ha segnato e segna profondamente la vita cristiana di questa nostra città e di questa nostra Chiesa. Questo monastero da Lei fondato, infatti, è diventato nei secoli un centro di spiritualità, un luogo dove gustare la Parola di Dio, nel silenzio, nella preghiera e nel lavoro quotidiano. Accompagnati dall’esempio della Beata Beatrice, ci mettiamo in ascolto della parola di Dio. Le parole della pagina del Cantico dei Cantici possiamo quasi immaginarle come le parole che sintetizzano la vita della Beata Beatrice che ha costruito una relazione filiale e di amore con il Signore, appoggiando la sua testa sul cuore e sul braccio di Dio, per usare le immagini del Cantico dei Cantici. Una relazione d’amore con Dio, quella della Beata Beatrice, che Le ha fatto superare ogni

Figli, servi, ministri del Vangelo

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La chiesa non è una setta o una casa fortificata dove nessuno può entrare se non quelli che sono da noi scelti... Cari fratelli e sorelle, celebriamo oggi la Domenica del tempo di Natale in cui ricordiamo, in particolare, il Battesimo di Gesù. Anche per Gesù il Battesimo è stato un ulteriore segno di umanità da una parte, indicando un cammino di conversione e di missione condiviso con le persone, e dall’altro un primo segno della sua identità divina, di Figlio di Dio e della sua missione di salvezza degli uomini, come dicono le parole di Giovanni e le parole del Padre che vengono dal cielo dopo il Battesimo di Gesù. Ed è bello che in questa celebrazione del Battesimo di Gesù, Giorgio, inizi un cammino di discernimento vocazionale verso il diaconato permanente, con la preparazione a un primo prossimo passaggio ministeriale, il Lettorato, che trova il suo radicamento nel nostro Battesimo. Ci mettiamo in ascolto della Parola di Dio. Ritorna anche in questo tempo di Natale, come nell’Avven

Natale di guerra e di pace

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Una guerra che è “una nuova sconfitta per l’umanità” Cari fratelli e sorelle, è una gioia per me celebrare oggi nuovamente il Natale con voi, secondo la vostra tradizione del calendario giuliano. Celebrare il Natale significa condividere l’Incarnazione del Figlio di Dio, la sua presenza tra gli uomini, la condivisione della nostra natura umana, eccetto il peccato. Ci mettiamo in ascolto della parola di Dio, Parola di vita. La pagina di Paolo ai Galati e la pagina evangelica sono natalizie, ci aiutano a comprendere il mistero del Natale. Paolo parla della nascita del Figlio di Dio che ci ha resi figli, capaci di chiamare Dio con il nome di Padre, grazie al dono dello Spirito. Natale non è solo la nascita del Figlio di Dio, ma l’inizio anche della nostra rinascita come figli. IN Gesù Figlio di Dio anche noi diventiamo figli e fratelli. E’ una pagina trinitaria, dove comprendiamo l’unità del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo nella storia umana e il volto del Dio cristiano, un Dio in

Fede e ragione camminano insieme

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Impariamo dai magi a costruire un dialogo tra ragione e fede per trovare le parole e i gesti condivisi per presentare il progetto di salvezza del Signore... Cari fratelli e sorelle, celebriamo oggi l’Epifania del Signore, la solennità che ci ricorda che il Bambino nato a Natale è il Figlio di Dio e Salvatore di tutti i popoli. Il Natale non è una festa esclusiva, per pochi, ma per tanti, per tutti: e l’Epifania ci ricorda questa universalità della salvezza. I Magi, nella pagina di Matteo che abbiamo ascoltato, sono in camino alla ricerca del Re d’Israele. La loro ricerca poggia sulla loro intelligenza, sulle loro domande, sui segni del cielo, come la stella. Erode, invece è incapace di domande, di ricerca, è solo preoccupato di sé, del suo potere e per questo ‘turbato’. Anche i sacerdoti sanno e conoscono dove nascerà il messia, ma anche loro come Erode non sanno leggere la storia, contrariamente ai Magi. E per la loro ricerca, l’apertura della loro intelligenza i Magi ricevono la gran

Costruire la pace nella quotidianità

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L’anno che inizia con Maria inizia anche con un grido di pace... Cari fratelli e sorelle, iniziamo il nuovo Anno con alcune preoccupazioni, ma – ci ricorda papa Francesco nel Messaggio della pace in questo giorno – “fiduciosi in Dio che si fa presente, ci accompagna con tenerezza, ci sostiene nella fatica e, soprattutto orienta il nostro cammino”. Il Covid – scrive ancora Papa Francesco – ha destabilizzato “la nostra vita ordinaria, mettendo a soqquadro i nostri piani e le nostre abitudini…ha provocato un malessere generale che si è concentrato nel cuore di tante persone e famiglie, con risvolti non trascurabili, alimentati da lunghi periodi di isolamento e da diverse limitazioni di libertà”. “Dopo tre anni – continua papa Francesco – è ora di prendere un tempo per interrogarci, imparare, crescere e lasciarci trasformare, come singoli e come comunità”. Iniziamo l’anno con il dono di sentire vicina Maria, la Madre di Dio. “Gioisci, agnella che hai partorito per i fedeli l’agnello senza