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Visualizzazione dei post da novembre, 2022

Si alzò e andò in fretta (Lc 1,39): la passione del servizio

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  Facciamo del servizio, del dono, del perdono le strade della nostra vita cristiana? Cari giovani, cari fratelli e sorelle, oggi celebriamo la Solennità di Cristo Re con voi. Nella Chiesa parlare di regalità non significa parlare di potere, di un potere magari lontano, ma di servizio, di dono, di condivisione. Ci accompagna in questo stile di servizio Maria, che, dopo aver accolto l’invito dell’angelo a diventare la Madre del Signore «si alzò e andò in fretta» (Lc 1,39) per andare ad aiutare la cugina Elisabetta. “Il verbo comune ai tre temi – vi scrive papa Francesco nel messaggio per questa giornata -è alzarsi, espressione che –è bene ricordare –assume anche il significato di risorgere, risvegliarsi alla vita. Alzarsi è impegnarsi, Attorno a noi, infatti, sono più parole di morte che di vita; di sofferenza, di guerra, che di pace; di rifiuto che di accoglienza, di pretesa che di condivisione. L’esempio di Maria che si alza, si impegna, serve, ci accompagna nel nostro impegno quotidi

San Martino, testimone della fede nelle nostre campagne

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  Non basta condividere le cose, i beni con chi è in difficoltà: bisogna anche regalare tempo, costruire relazioni, consolare gli afflitti... Cari fratelli e sorelle di Alberlungo, celebriamo oggi S. Martino, vostro patrono. San Martino è il Santo della carità, ma anche il Santo che accompagna le stagioni della vita agricola, il Santo della terra e del lavoro dell’uomo. Un saluto deferente alle autorità civili e militari che si uniscono a noi in questa celebrazione. Da soldato romano S. Martino si convertì al cristianesimo e visse la sua fede tra i soldati per vent’anni, per poi divenire monaco e infine Vescovo di Tours, dedicando molto tempo all’evangelizzazione delle campagne. Per questo la vostra comunità, che ha sempre vissuto di agricoltura, ha scelto S. Martino come patrono. S. Martino passò la sua vita tra la Francia e l’Italia, dove si diffuse particolarmente il suo culto. Ci mettiamo in ascolto della Parola di Dio, che ha ispirato la vita di s. Martino. La pagina di Isaia ci r

E' urgente un’accoglienza più diffusa

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L’accoglienza dei minori attraverso anche un’accoglienza familiare, che purtroppo ancora è solo sperimentale, manca sia nel contesto italiano che nel contesto europeo... La legge Zampa è stato un passo in avanti importantissimo. Il problema è che mancano gli strumenti per realizzarla e oggi oltre la metà dei minori non accompagnati di fatto va a finire nei CAS, cioè non in una struttura adeguata per accompagnare un minore e per tutelarlo”. Lo ha detto oggi il presidente della Fondazione Migrantes, l’arcivescovo mons. Gian Carlo Perego, in una intervista per Vatican News e Radio Vaticana. Rispondendo ad una domanda sul nuovo esecutivo in Italia che ha giurato oggi mons. Perego ha invitato a “continuare in una strutturazione del progetto di accoglienza dei richiedenti asilo e dei rifugiati in Italia, continuare nella costruzione di un progetto che sia diffuso su tutto il territorio, in tutti gli 8 mila Comuni, arrivando a chiudere le strutture emergenziali, come i CAS, attraverso invece

Ricercare la giustizia

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Non possiamo essere indifferenti di fronte alla povertà, ai poveri tra noi, nella nostra città, nel mondo.  Cari fratelli e sorelle, cari confratelli, celebriamo oggi in tutte le chiese il ricordo, nella preghiera, di tutti i Defunti e, tra essi, in particolare, dei Caduti di tutte le guerre e le violenze. Lo celebriamo in questa magnifica Certosa, la chiesa che vive tra i morti, la chiesa vicina a chi soffre, che vede passare nella preghiera e nel dolore un fiume di persone. Un saluto deferente alle autorità civile e militari che condividono il ricordo e la preghiera in questo giorno. La Parola di Dio di oggi si apre con la pagina del profeta Isaia che ci racconta l’incontro con il Signore al termine della nostra vita: come un banchetto in cui non solo riconosceremo il Signore, ma gli uomini si riconosceranno gli uni gli altri e la sofferenza, le lacrime segnate dalla violenza, dal peccato cesseranno e potremo anche noi dire: “Ecco il nostro Dio, in lui abbiamo sperato”. L’incontro f

Il cammino di santità dei battezzati

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Se il cuore è chiuso, vuoto, lontano, che cede alla tentazione del desiderio aperto solo all’io e non al tu e al noi, siamo soli e quindi insicuri.  Cari fratelli e sorelle, celebriamo oggi la solennità di tutti i Santi. Una schiera numerosa – ci ricorda la pagina dell’Apocalisse che abbiamo riascoltato – che ha saputo vivere coerentemente il Vangelo, superando molte tribolazioni. L’autore parla dei cristiani dell’Asia, che non hanno ceduto all’idolatria e hanno vissuto con coerenza e senza rinnegarlo il proprio Battesimo, a cui rimanda il sigillo e la veste bianca. Cristiani che hanno vissuto la quotidianità dell’esperienza cristiana e per questo sono considerati Santi. Come tanti. I tanti di cui portiamo il nome, ma anche i tanti cristiani della porta accanto – per usare un’espressione di Papa Francesco – che hanno vissuto con coerenza le Beatitudini cristiane. Non sempre diamo al sacramento del Battesimo, le cui promesse sono state confermate nella Cresima, l’importanza che merita