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Visualizzazione dei post da marzo, 2023

La Costituzione pastorale Gaudium et spes. Profilo, problemi, recezione

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Premessa Nel discorso conclusivo del Concilio, il 7 dicembre 1965, Paolo VI rispondendo ad alcuni interrogativi sul significato religioso dell’assise, disse: “(Il Concilio) è stato vivamente interessato dello studio del mondo moderno. Non mai forse come in questa occasione la Chiesa ha sentito il bisogno di conoscere, avvicinare, di comprendere, di penetrare, di servire, di evangelizzare la società circostante , e di coglierla, quasi di rincorrerla nel suo rapido e continuo mutamento”. E continuava dicendo come “la religione del nostro Concilio sia stata principalmente la carità;.. La Chiesa del Concilio , sì, sì, si è occupata, oltre che di se stessa e del rapporto che a Dio la unisce, dell’uomo, dell’uomo quale oggi in realtà si presenta: l’uomo vivo, l’uomo tutto occupato di sé, l’uomo che si fa soltanto centro d’ogni interesse… l’uomo tragico dei suoi propri drammi, l’uomo superuomo di ieri e di oggi e perciò sempre fragile e falso, egoista e feroce…La religione del Dio che si fa U

La trasfigurazione di S. Caterina Vegri e la nostra trasfigurazione

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Caterina Vegri, giovane promettente alla corte degli Estensi, amante della musica, della pittura e della poesia, sceglie di abbandonare una vita comoda e di successo per seguire con alcuni giovani la regola agostiniana prima e poi la regola francescana Care sorelle e cari fratelli, il tempo di Quaresima è tempo di cammino di conversione, di santità. “L’ascesi quaresimale è un impegno, sempre animato dalla Grazia, - ha scritto papa Francesco nel messaggio Quaresimale di quest’anno - per superare le nostre mancanze di fede e le resistenze a seguire Gesù sul cammino della croce. Per approfondire la nostra conoscenza del Maestro, per comprendere e accogliere fino in fondo il mistero della salvezza divina, realizzata nel dono totale di sé per amore, bisogna lasciarsi condurre da Lui in disparte e in alto, distaccandosi dalle mediocrità e dalle vanità. Bisogna mettersi in cammino, un cammino in salita, che richiede sforzo, sacrificio e concentrazione”. Pertanto, l’incontro e il ricordo di Sa

Trasfigurati dalla misericordia e dall’amore di Dio

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La nostra ‘trasfigurazione’ in Quaresima, cari fratelli e sorelle, avviene solo nella libertà, nel silenzio, nel perdono ricevuto e nel perdono offerto, nella giustizia che ricostruisce lacerazioni, privazioni, per generare fraternità Cari fratelli e sorelle, cari confratelli, iniziamo oggi il cammino quaresimale, cammino di conversione. Ognuno di noi è chiamato a intraprendere questo cammino, in sintonia anche con il cammino sinodale che stiamo vivendo. Don Luigi Giussani, di cui oggi ricorre l’anniversario della morte, in un ritiro d’inizio Quaresima a Pianezze, nel 1975, scriveva che “La Quaresima è lo strumento sacramentale per incrementare la nostra conversione…È un tempo sacramentale, è un tempo che è destinato da Dio a darci un impeto di trasformazione più grande. Perciò, le solite cose o le solite pratiche, intraprese, per l’obbedienza alla Chiesa, nel tempo quaresimale, hanno un significato più grande, hanno una potenza trasformatrice più grande. Altrimenti è tutto nominalismo