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Visualizzazione dei post da agosto, 2024

S. Agostino, il convertito diventato pastore e maestro

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S. Agostino rilegge la storia e vede il mondo come la città dell’uomo e la città di Dio Cari fratelli e sorelle, cari confratelli, riapriamo oggi la nostra chiesa parrocchiale in questo quartiere della città, dopo alcuni lavori necessari e impegnativi. La riapriamo nella festa di S. Agostino, vostro patrono, un africano convertito a Milano, dopo un lungo cammino di ricerca, e ritornato nella sua terra come Vescovo e Pastore. Nelle ‘Confessioni’ S. Agostino narra la sua conversione. Dopo aver letto e meditato la Parola e partecipato alla catechesi S. Agostino dice al prete Simpliciano: “Devi sapere che sono ormai cristiano”. E Simpliciano risponde ad Agostino: “Non lo crederò né ti considererò nel numero dei cristiani finché non ti avrò visto nella Chiesa di Cristo”. Irritato dalla risposta S. Agostino risponde:” Sono dunque i muri a fare i cristiani?”. E Simpliciano ripete la stessa risposta per far capire a S. Agostino che la fede non è solo conoscenza della verità, ma ha anche bisogn

Convergere sullo Ius scholae è un atto di intelligenza culturale e politica

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Il presidente della Fondazione Migrantes, vescovo di Ferrara: “Sarebbe grave non dare un segnale. Bisogna favorire la partecipazione alla vita delle città, per creare un popolo di nuovi italiani”.  Sul piano generale, sarei più favorevole allo Ius soli, perché la Terra è di tutti. Ma sul piano politico credo sia possibile oggi la convergenza sullo Ius scholae. È un atto di intelligenza culturale, politica e sociale lavorare insieme su questo, una grande opportunità per valorizzare un capitale umano di studenti e famiglie».  Le parole di mons. Perego in una intervista su  Repubblica  di Eleonora Capelli

San Rocco, il pellegrino

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Senza amore, ci insegna S. Rocco, non c’è futuro per le nostre comunità Onorevoli autorità, cari confratelli, cari fratelli e sorelle, ci riunisce oggi attorno all’altare e per la tradizionale processione la festa del vostro Santo patrono, S. Rocco. S. Rocco è un pellegrino, ma nella storia della spiritualità cristiana e delle nostre comunità è il Santo che si fa vicino ai malati, condividendo fino alla morte la malattia del prossimo. E’ un Santo della penitenza e della carità. E’ un Santo della penitenza, che sente la necessità di cambiare la sua vita dopo aver incontrato il Signore. E’ il Santo della carità, di quella prossimità che papa Francesco ripete essere una delle dimensioni necessarie della testimonianza cristiana. Ci ritroviamo a celebrare in questa chiesa parrocchiale, costruita 60 anni fa, nel 1964, durante gli anni della bonifica, che ha visto arrivare in questo territorio molte famiglie, quando la parrocchia era ancora sotto la l’Arcidiocesi di Ravenna. Oggi, purtroppo,

Assunzione di Maria, donna e madre

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Maria, icona del camminare Cari fratelli e sorelle, cari confratelli, celebriamo oggi la Solennità mariana dell’Assunta. Celebrare Maria Assunta in un Santuario, in questo Santuario dedicato a S. Maria dell’Aula Regia significa unire le nostre preghiere di oggi alle tante preghiere dei pellegrini e devoti a questo luogo che in Maria trovano consolazione e pace, ritrovano il perdono, ritornano alla fede. Oggi la nostra preghiera a Maria Assunta condivide con il Papa, con le chiese in Terra Santa il grido di pace, di fronte a distruzione, guerra e morte che continua. E per sostenere questo cammino di pace, di perdono e di fede assume una particolare importanza lo speciale vincolo spirituale che da oggi si è creato tra questo Santuario arcidiocesano e la Basilica papale di Santa Maria Maggiore in Roma, grazie al rescritto della Penitenzieria apostolica del 24 maggio scorso. Grazie al vincolo spirituale tra questo santuario e il primo Santuario mariano al mondo, nato dopo la proclamazione

San Cassiano e la testimonianza evangelica

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San Cassiano è l’unico vero martire attestato della Romagna, durante le persecuzioni Cari fratelli e sorelle, cari confratelli, celebriamo oggi S. Cassiano il patrono di questa comunità di Comacchio, un santo martire cristiano vissuto e morto nella vicina città di Imola, che pure lo ha scelto come suo patrono. La tradizione, soprattutto di Bressanone, lo vuole Vescovo di quella città, e così è rappresentato in alcune immagini di questa Chiesa concattedrale. In realtà, le fonti più antiche lo ricordano come un cittadino romano, laico cristiano, insegnante di ‘ars notoria’, cioè di stenografia. Il suo martirio avvenne a Imola, durante una delle più feroci persecuzioni dei cristiani, legato a una colonna e trafitto con gli stili degli stessi suoi studenti. Il racconto del martirio ci è stato tramandato dal poeta spagnolo Prudenzio, che visitò la tomba e altare di S. Cassiano nel 404 – un secolo dopo il martirio di S. Cassiano – durante il suo viaggio verso Roma. S. Cassiano è l’unico vero