Madonna del salice: la Madre che insegna il perdono e la pace




Maria come “Madre e Maestra spirituale nei cammini di pace”


Cari fratelli e sorelle, cari confratelli ci ritroviamo attorno a Maria, invocata come la Madonna del salice in questo santuario, per vivere insieme una tradizionale festa che, quest’anno, è arricchita da un dono: il dono della comunità Shalom. La partenza dei Monaci Olivetani che avevano per secoli costruito e custodito questo luogo di silenzio, di ascolto e di preghiera, di consacrazione al Signore, aveva lasciato un vuoto che era importante colmare. Ci siamo, pertanto, messi alla ricerca di una comunità di consacrati che potesse far rivivere questo luogo sacro. Il Signore ci ha fatto incontrare la comunità Shalom, nata in Brasile 40 anni fa, dopo un incontro del fondatore con S. Giovanni Paolo II al Congresso eucaristico nazionale di Fortaleza nel 1980, approvata dalla S. Sede nel 2007 e oggi diffusa in 35 Paesi del mondo. La comunità Shalom è una comunità di uomini e donne che si impegnano in una vita comunitaria, di condivisione dei beni e missionaria per portare il Vangelo a tutti, soprattutto ai lontani, con uno sguardo di preferenza per i giovani. “Nata in mezzo ai giovani, la Comunità abbia verso di loro in amore e una dedizione speciali… mantenendo sempre la giovinezza spirituale che ci caratterizza”, si legge negli Statuti della Comunità “Queste comunità – ha detto Benedetto XVI – sono realtà suscitate dallo Spirito “per risvegliare la fede nei cuori di tanti cristiani e far loro riscoprire la vocazione ricevuta con il Battesimo, aiutandoli ad essere testimoni di speranza, ripieni di quel fuoco di amore che è appunto dono dello Spirito” (Omelia Vigilia di Pentecoste, 3 giugno 2006). Ringraziamo insieme il Signore per questo dono di consacrazione che arricchisce la nostra Chiesa, la nostra città e questo Santuario di S. Giorgio e S. Maurelio. La comunità vivrà nel convento e custodirà il Santuario con la collaborazione di un sacerdote Rettore, don Giovanni, e di coloro a cui sta a cuore questo luogo o che si avvicineranno alla comunità. La comunità vivrà in povertà e dei doni, delle offerte che riceveranno in questo Santuario. Questo Santuario è un’isola di spiritualità e di arte in questa nostra città, talora sorda al messaggio evangelico e cieca di fronte alle sue bellezze artistiche, ma in cui c’è il desiderio di Dio e del bello. E’ anche un’isola di spiritualità per i battezzati, soprattutto giovani, per risvegliare in loro – come invita a fare il cammino sinodale - il dono del Battesimo per testimoniare la fede, partecipare alla vita della Chiesa, trasformare il mondo. Ci mettiamo in ascolto della Parola di Dio di questa Domenica, le cui letture sono cariche di significati. La pagina del profeta Ezechiele trascrive le parole di Dio al profeta. Nelle parole del Signore Ezechiele è chiamato ‘figlio dell’uomo’, ‘sentinella’. Da figlio e da sentinella Ezechiele è invitato a non fare cadere le parole del Signore, che interpretano la realtà e indicano l’invito a superare il male e a convertirsi. Questo santuario di S. Giorgio e di S. Maurelio, nostri patroni, ma che custodisce anche la Madonna del salice, la cui devozione è cresciuta nei secoli, deve continuare ad essere luogo di conversione, di santità per l’incontro con il Signore, con i Santi Giorgio e Maurelio e con Maria. I nostri Santi, sentinelle sul ponte che collega questo luogo alla città, e Maria, anche grazie all’esperienza di Shalom, ci insegnano a vigilare sul nostro cuore e sulla nostra mente, sul nostro corpo, perché il male non abbia il sopravvento e ritroviamo la pace di Cristo, il cui dono è il carisma della comunità Shalom. Negli Statuti della comunità Shalom è scritto: “Siamo chiamati ad accogliere, vivere e testimoniare il Carisma della Pace”. Entrando in questo santuario noi dobbiamo sentirci circondati da questa storia di santità e di maternità, che continua anche grazie alla testimonianza di uomini e donne che si sono consacrate o desiderano consacrarsi al Signore, ricevendo e gustando il dono della pace del Risorto, sull’esempio degli apostoli e di Maria. Gli uomini e le donne di Shalom sono uomini e donne del quotidiano, che vivono tra noi, distinte neppure nell’abito, ma nel cuore portano la pace di Cristo e il desiderio di pace, che è consacrazione, amore a Dio e al prossimo con tutto se stessi. La pagina di S. Paolo ai Romani ci ha ricordato come sia fondamentale per ogni cristiano sentire l’esperienza di amore che Dio ha per noi e che noi abbiamo per gli altri e che ci porta al rispetto della persona: della sua vita, della fedeltà, delle cose degli altri. Questo amore al prossimo come a noi stessi è la carità. La comunità Shalom, come una famiglia, è un luogo dove si impara e si sperimenta l’amore a Dio e al prossimo, nella semplicità e nella quotidianità. La pagina evangelica di oggi ritorna sulla relazione con il prossimo come la pagina di Paolo. Gesù invita all’ascolto e all’ammonimento di chi commette una colpa, in maniera personale e comunitaria. Al tempo stesso, questa pagina è a fondamento del sacramento del perdono, della Riconciliazione, della pace come dono di Dio, di cui gli apostoli diventano tramite. Un dono particolarmente importante nella vita del cristiano e della Chiesa è quello della Riconciliazione, che ci inserisce nella storia della salvezza bisognosi della misericordia di Dio. La storia della salvezza è attraversata dal perdono e dalla pace che ricevono i patriarchi, i re, i profeti, gli apostoli. Cari fratelli e sorelle, questo santuario sia luogo dove si gusta la riconciliazione e la pace che, uscendo, siamo chiamati a portare in questo mondo di conflitti, di violenze, di insofferenze, di distanze. Insegnate e vivete il perdono e la pace. Il Signore accompagni la comunità Shalom e tutti noi a impregnare la nostra vita di perdono e di pace. La Madonna del Salice, si pieghi sulla comunità Shalom, che nella sua spiritualità riconosce Maria come “Madre e Maestra spirituale nei cammini di pace”, Regina della pace e si pieghi su di noi, sulla nostra Chiesa di Ferrara-Comacchio con l’abbondanza delle sue grazie. Così sia.

Ferrara 10/09/2023

Commenti

Post popolari in questo blog

Il Beato Bonfadini: angelo della fede e della carità

Sono fondamentali i permessi di protezione umanitaria

3 ottobre 2013 - 3 ottobre 2023: la tragedia continua