S. Giovanni Battista: Dio prepara la sua venuta


Impegnarsi nella strada della verità e della giustizia che S. Giovanni ha percorso


Cari fratelli e sorelle, è una gioia per me celebrare con voi l’Eucaristia nella festa di S. Giovanni Battista, vostro patrono. Il motivo di questa mia gioia, oltre che per essere tra voi, comunità viva, a festeggiare il vostro Santo patrono, è anche perché come oggi 39 anni fa celebravo la mia prima Santa Messa. Sento ancora ogni anno l’emozione di quel momento e ringrazio il Signore che mi ha dato il dono di essere ministro, servo della sua grazia. S. Giovanni Battista, che oggi celebriamo nel giorno della sua nascita, e vostro patrono, è l’ultimo dei profeti dell’antica alleanza, il precursore, l’annunciatore del Messia, il martire della verità e della giustizia. Avere S. Giovanni Battista come patrono significa impegnarsi in questa strada della verità e della giustizia che S. Giovanni ha percorso. Oggi il mondo crea divisione, ingiustizie, non rende libere le persone, non ama la verità: tocca a noi essere testimoni del vangelo di verità e di giustizia, tocca a noi testimoniare concretamente nella quotidianità i valori della verità e della giustizia. Ci mettiamo in ascolto della Parola di Dio, parola di verità. La pagina del profeta Isaia che abbiamo ascoltato ricorda come ogni profeta – tra cui Giovanni Battista - è chiamato da Dio, il suo nome è scelto da Dio; come il suo popolo è protetto da Dio, come è ‘servo’ della Parola di Dio e della nuova presenza, come luce per le nazioni, del Messia. Nella pagina che abbiamo ascoltato è molto bello come il Signore trasforma, plasma la vita dei profeti, di tutti i suoi servi: rende la bocca ‘una spada affilata’, ‘una freccia appuntita’. Ogni cristiano con il Battesimo è chiamato ad essere sacerdote, re e profeta. Ogni battezzato, ognuno di noi è stato plasmato dal Signore perché la sua bocca sia resa capace di testimoniare la fede, di avere il coraggio della verità. Purtroppo, talora noi rinunciamo a questo compito e anziché fidarci del Signore e alla sua Parola ci fidiamo di altri e di altro, rifuggiamo dal nasconderci “all’ombra della sua mano”, come invece ci invita a fare il profeta Isaia. La pagina degli Atti degli Apostoli ci ha riproposto il discorso di Paolo nella sinagoga di Antiochia. Anche Paolo, che è stato eletto da Dio come un apostolo, un profeta, ricorda che Giovanni, della discendenza di Davide come Gesù, ha preparato la sua venuta con un “battesimo di conversione”, consapevole di essere ‘piccolo’ di fronte alla grandezza del Messia. Questo tema della ‘piccolezza’, della minorità’ di Giovanni caratterizza anche la vita di S. Francesco, che pure si è sentito piccoli di fronte al Signore, servo di una nuova evangelizzazione e di una riforma della Chiesa, e di altre figure di santi, come S. Teresa di Calcutta, che si definì “una piccola matita nelle mani di Dio”, o come San Luigi Orione che invitava “a sedersi ai piedi della Chiesa come dei bambini”. E’ fatica essere ‘piccoli’, vincere il desiderio del potere, della prepotenza, essere servi del Vangelo. Eppure questo è lo stile che ci ha insegnato S. Giovanni battista, che ha preparato lo stile di Gesù, ‘il Servo’ che darà la vita per riconciliare gli uomini con il Signore. La pagina evangelica ci ha ricordato l’episodio della nascita di Giovanni dall’anziana Elisabetta, segno della “misericordia di Dio”. Anche il nome Giovanni anziché Zaccaria identifica la straordinarietà di questa nascita, ma soprattutto la missione a cui è destinato il bambino. E Giovanni “cresceva e si fortificava nello spirito”, ricorda Luca, quasi con le stesse parole riferite poi all’infanzia di Gesù. Con un’annotazione anche dell’esperienza nel deserto che pure unisce Giovanni e Gesù. Il deserto è il luogo dell’ascolto e dell’incontro con Dio, della contemplazione; ma è anche per Giovanni e Gesù il luogo della tentazione, è il luogo del discernimento, del compiere la volontà di Dio. Anche questo tempo sinodale, per certi aspetti, è un tempo di deserto: perché siamo chiamati all’ascolto della Parola e all’ascolto reciproco, siamo chiamati al discernimento, per poter poi decidere le strade da percorrere. Care sorelle e cari fratelli della comunità di Traghetto, S. Giovanni Battista vi accompagna nella vita di fede con la sua protezione da almeno 500 anni: ha vissuto con voi il dramma delle alluvioni ripetute, delle pestilenze, della guerra che ha distrutto la vostra chiesa. La sua protezione vi ha sempre accompagnato. Oggi chiediamo al Signore, sull’esempio di S. Giovanni, di lasciarci guidare dallo Spirito e di partecipare a questo tempo di rinnovamento della Chiesa, che vede il passaggio dalle parrocchie alle unità pastorali, con una responsabilità maggiore dei laici nei Consigli pastorali e degli affari economici e una più larga partecipazione dei fedeli alla vita liturgica, catechistica e caritativa. E’ un tempo nuovo, in cui la nostra fede è chiamata a rinnovarsi, ma anche ad assumere nuove responsabilità nella vita della comunità, anche se sempre più piccola. Il Signore vi accompagni sempre e vi dia il coraggio di affrontare questo tempo della storia, in comunione fraterna e in unità con tutta la Chiesa. Vi accompagni sempre la protezione di S. Giovanni Battista. Così sia.

Traghetto - Fe 24/06/2023

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