S. Maurelio, testimone della fede “libero da tutti”

L’impegno di trasformare un disagio in uno strumento di grazia... Cari fratelli e sorelle, ogni anno la figura di S. Maurelio, l’ultimo Vescovo di Voghenza (Antica Diocesi dal IV al VII secolo) e il primo Vescovo di Ferrara, nostro copatrono, ritorna con la sua vita di fede, il suo ministero non facile nella nostra città, nella sua tragica morte a interpellare lo stile della nostra vita di fede, in questo tempo di cammino sinodale per la nostra Chiesa, dove il discernimento non è facile e chiede l’aiuto di Santi protettori. S. Maurelio arrivò a Ferrara da Edessa, città dell’Alta Mesopotamia, oggi in Turchia, che fu nel IV e V secolo centro importante di educazione cristiana e dove era custodita, almeno dal VI secolo, la sacra immagine acheropita, cioè "non fatta da mano umana", chiamata Mandylion, su cui era impresso un volto attribuito a Gesù, presa a modello da tanti iconografi: immagine poi portata a Costantinopoli e infine a Parigi nella Sainte Chapelle, da dove scomparve...